L’AIKIDO
L’Aikido è un’arte marziale tradizionale giapponese fondata dal Maestro Morihei Ueshiba (1883-1969) come disciplina del corpo, della mente e dello spirito. L’ideogramma Dō (道) che compare nel nome dell’Arte si può infatti tradurre con Via, cammino spirituale, mentre Ai (合) significa Armonia e Ki (気) energia, spirito. Benché infatti sia un’Arte basata sulla pratica fisica essa insegna una filosofia di vita che tramanda gli elementi essenziali della tradizione e della cultura del Giappone dei samurai. A differenza di altre arti marziali, per diretto volere del fondatore, non si è trasformata in uno sport competitivo mantenendosi fedele alle caratteristiche originali.
Come ogni disciplina del Budo l’Aikido non è praticato per affermare il proprio ego sugli altri ma per sviluppare, attraverso lo studio continuo ed il sacrificio della pratica costante, la parte migliore della natura umana. Viene data molta importanza all’etichetta da tenere nel dōjō ed al rispetto reciproco tra praticanti con il fine di creare un’atmosfera che ci aiuti nell’apprendimento di uno stile di vita positivo e corretto.
Essendo una pratica tecnica senza finalità agonistiche è possibile vedere in un dōjō di Aikido persone di tutte le età. Il tipo di pratica sviluppa tra gli allievi una forma di cooperazione per cui i praticanti si aiutano vicendevolmente, progredendo insieme. Diverse sono le motivazioni che possono spingere una persona alla pratica dell’Arte, alcuni saranno interessati alla sua filosofia, alcuni alla sua applicazione pratica o alcuni semplicemente saranno desiderosi di fare dell’esercizio fisico.
In ogni caso l’Aikido è un Budo aperto ad ogni persona che aspiri a cercare l’equilibrio e l’armonia, senza discriminazioni o pregiudizi, e che voglia cogliere i frutti che questa disciplina può offrire lungo il cammino.
Morihei Ueshiba
(植芝盛平 Ueshiba Morihei?) (Tanabe, 14 dicembre 1883 – Tokyo, 26 aprile 1969) è stato un artista marziale giapponese. Considerato uno dei più grandi maestri di arti marziali della storia, è stato il fondatore dell’Aikidō e viene definito Ōsensei (gran maestro) dagli aikidōka.
Quarto figlio e unico maschio di Yoroku Ueshiba e di sua moglie Yuki, era un bambino esile e molto fragile e venne spinto dal padre, uomo di politica, a praticare il sumo e il nuoto per irrobustire il proprio corpo.
Comincia a praticare con costanza e dedizione le arti marziali a seguito di una vicenda che vede coinvolto il padre picchiato a sangue dai suoi avversari politici. Decide quindi di imparare le arti marziali per difendere se stesso e i suoi cari. Frequenta varie scuole e impara diversi stili di Jūjutsu e di Bukijutsu.
L’arte che segnerà il suo cammino marziale sarà però il Daito-Ryu Aiki Jujutsu, l’arte dai samurai della famiglia Takeda. Il suo principale maestro fu Takeda Sōkaku, considerato da alcuni uno degli ultimi veri samurai, che gli insegnò il Daitō ryū conferendogli il grado di Menkyō kaiden e il certificato di maestro di Daitō ryū Aiki Jūjutsu.
Aprirà quindi un proprio dōjō a Tōkyō dove inizierà a insegnare l’Aiki Budō, specchio del Daitō ryū e scheletro dell’Aikidō. Fonderà presto l’associazione Aikikai Foundation e il Kobukan dōjō ne diventerà l’honbu dōjō.
Trasferitosi sull’isola di Hokkaido in qualità di colono, verrà a conoscenza di una tragica notizia che vedrà coinvolto suo padre, ormai in fin di vita. Deciderà quindi di partire per Tanabe ed accorrere al capezzale del padre morente, ma durante il viaggio, incontrerà una persona che segnerà profondamente la sua vita, il suo cammino spirituale e l’arte dell’Aikido.
Costui fu Ōnisaburō Deguchi, capo di una setta shintoista chiamata Ōmoto-kyō. Deciderà quindi di recarsi ad Ayabe, nella sede dell’Ōmoto-kyō. Durante il suo soggiorno ad Ayabe suo padre muore. Morihei rimarrà ad Ayabe per diversi anni diventando la guardia del corpo di Ōnisaburō Deguchi e partecipando insieme alla setta a diverse vicende. Successivamente si recò ad Iwama, nella prefettura di Ibaraki, dove fondera l’Ibaraki dōjō e l’Aiki Jinja, il tempio dell’Aikidō.
Qui fonderà l’arte, la filosofia e la religione conosciuta col nome di Aikidō e si dedicherà allo studio del Budō e all’agricoltura. Da questo periodo in poi verranno narrati diversi aneddoti che vedranno protagonista Ueshiba in sbalorditive dimostrazioni anche di carattere sovrannaturale, testimoniate da diversi suoi allievi.
Egli infatti da questo momento si presenterà come l’incarnazione di una divinità shintoista, quale Il Re Dragone e affermerà di dover compiere una missione: portare l’armonia nel mondo.
Morirà il 26 aprile 1969 .
Fonte Wikipedia

Le tecniche utilizzano quattro qualità che riflettono la natura del nostro mondo. Secondo la circostanza, dovreste essere: duri come un diamante, flessibili come un salice, fluidi come l’acqua, o vuoti come lo spazio. Morihei Ueshiba